L'infiltrato by tom clancy

autore:tom clancy
La lingua: ita
Format: epub
editore: David Michaels
pubblicato: 2016-09-01T16:00:00+00:00

Capitolo 19

Fisher attese fino al tramonto, quando cominciarono ad accendersi le luci della città. Andò a piedi all’arena e vide che era stata trasformata in una pista da ballo all’aperto, con tanto di torce montate su pali e altoparlanti da cui si diffondevano le note della jota. Indossava pantaloni marroni, sandali e una polo blu scuro sopra una T-shirt bianca; non aveva infilato la maglietta dentro i pantaloni per nascondere il calcio della pistola SC e il passamontagna di Nomex piegato che portava in vita. Si era chiesto se dovesse portare altro, per lo meno un visore, il Trident o il Night Owl, ma, visto che a Chinchón le case erano a ridosso l’una dell’altra, i vicoli erano stretti e il clima festaiolo, le probabilità di imbattersi in un civile erano troppo alte.

Anche se non era ancora notte, sembrava che metà della popolazione della città fosse già arrivata nell’arena; c’era posto solo in piedi. Fisher ci mise venti minuti a farsi largo nella calca, sorridendo e salutando i festanti, godendosi lo spettacolo, ma sempre rimanendo a occhi bene aperti per individuare i suoi inseguitori. Non c’erano, e questo rivelò a Fisher un altro particolare su di loro: forse non avevano nessun altro sostegno e si fidavano troppo del trasmettitore GPS. Una pratica pericolosa, soprattutto in una cittadina che si poteva attraversare a piedi in dieci minuti. Del resto, non aveva dato loro validi motivi per dar fondo alla loro curiosità sul suo conto: tutto sommato, era solo un turista appassionato di fotografia che si trovava per caso nella stessa area del loro bersaglio.

Mantenendosi sempre sulle stradine laterali, Fisher si diresse verso sud, servendosi delle luci decorative del castello sulla collina come guida per giungere a Cuesta de los Yeseros, dove si fermò sotto gli alberi sul lato della strada per osservare e ascoltare. Poi attraversò, salì sul terrapieno coperto di cespugli fino al campo sovrastante e svoltò verso ovest. Dopo altri cento metri si trovò di fronte al patio di villa van der Putten. Faretti alogeni come quelli dei teatri incassati nella parete del patio proiettavano coni di morbida luce sulle lastre di pietra, e le luci soffuse diffondevano un alone ambrato sotto la superficie della piscina. La camera da letto di van der Putten era rischiarata solo dal bagliore di alcune candele. Mentre Fisher era in osservazione, una porta si aprì e, nel rettangolo di luce gialla, si delineò la silhouette dell’accompagnatrice di Van der Putten. Rimase immobile per un attimo, con una gamba davanti all’altra, le braccia aperte che si appoggiavano agli stipiti, ovviamente per eccitare van der Putten che, adesso Fisher lo vedeva, era steso sul letto. Indossava ancora il costume da bagno. La donna spense la luce e la stanza fu di nuovo immersa nel buio.

Attraverso le porte a vetri scorrevoli del pianoterra Fisher vide comparire un cerchio di luce rossa, che baluginò nella cucina e scomparve. Solo qualcuno che volesse conservare la visione notturna avrebbe usato una torcia rossa. I suoi amici delfutilitaria grigia stavano facendo la loro mossa.

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